Il nostro Progetto Pedagogico si trova in armonia con le ultime leggi (legge della Buona Scuola n°107 del 2015; legge n°65 del 2017 e Progetto educativo 0 – 6) promuovendo un unico curriculum educativo 0/6 anni connotato da finalità strettamente interconnesse per i bambini che dal Nido alla Scuola dell’Infanzia percorrono un cammino di sviluppo globale che si articola attraverso molteplici esperienze progettuali che tengono conto dell’età.

La Scuola dell’Infanzia si muove nella sfera del diritto all’educazione, del benessere dei bambini e della cura articolata in cura di sé, degli altri, dell’ambiente, e dell’alleanza delle famiglie mediante la valorizzazione dei diversi ruoli. L’esperienza educativa del Nido che considerano primario il concetto di cura nel processo di sviluppo, ha contaminato anche il contesto educativo della Scuola d’Infanzia dove educare con cura è accompagnare piuttosto che precedere, è far scaturire piuttosto di mettere dentro, è creare le condizioni per apprendere ad apprendere. Alla base della cultura che tenga conto del rispetto dei diritti dell’infanzia rendendoli realmente praticabili nei servizi c’è – come afferma Moren – il tenere insieme cioè far comunicare, il riflettere con l’agire coinvolgendo coloro che lavorano con i bambini creando alleanze fra educatori di ciascun ordine di servizio.

La pluralità dell’offerta è una risorsa quando si basa sul confronto delle pratiche, della professionalità, e delle conoscenze e sostenuta da una condivisione di intenti e di valori. La scuola si muove nel contesto dello sviluppo delle potenzialità e competenze dei bambini, della maturazione dell’autonomia intesa sia come percorso di definizione dell’identità personale sia come consolidamento della stessa in termini di creatività in rapporto all’ambiente sociale allargato. Tali finalità sono perseguite attraverso la progettazione di ambienti di vita, di relazioni e di apprendimenti di qualità dove la professionalità degli educatori e il dialogo sociale con le famiglie e la comunità fanno da garanzia per una educazione moderna ed aperta ai cambiamenti.

L’adulto funge da esempio anche per i bambini più piccoli che nel contesto educativo sperimentano precocemente esperienze di responsabilità sociale e di costruzione del valore scuola come comunità.

IMPOSTAZIONE DIDATTICA PER UNA BUONA PROGETTAZIONE

Il lavoro educativo, non è sempre facile da spiegare, per chi lo guarda da fuori ma anche per chi lo fa. Alle volte sminuito o non compreso nei suoi mille linguaggi, che non sempre hanno risposte immediate, ma un lavoro diluito in un tempo lento, fatto di attese e piccole conquiste.

Il tempo impiegato con i bambini non è sempre e solo un fare, ma è nello stare che si è in grado di elevarsi “fino all’altezza dei loro sentimenti”, fino alla profondità dei loro slanci, fino alla potenza della loro creatività. L’insegnante osserva in un anno educativo il tentativo dei propri bambini di provarci ogni giorno.

L’intento della scuola non è quello di una programmazione fine a se stessa e promossa dall’adulto ma è quello di progettare all’interno di una realtà educativa e didattica. Progettare, non è prevedibile, ne pre-determinato ma solo descrivibile, nei suoi processi e nei suoi momenti di crescita evolutiva e cognitiva. Per fare questo vanno previste conoscenze e competenze specifiche, necessarie nella figura dell’insegnante.

Se il punto di partenza è chiaro, ovvero ciò che coglie l’interesse dei bambini, le loro curiosità, i loro interessi, lo sviluppo del progetto e fino a dove ci porterà non è definibile a priori. E’ il dialogo costante e quotidiano con i bambini che aiuta le insegnanti a capire come continuare a definire il percorso. I loro interessi, le loro domande, trovano risposta attraverso le esperienze, i materiali e gli strumenti che le insegnanti giorno per giorno scelgono di mettere a loro disposizione.

COVID E RELAZIONI A SCUOLA

L’emergenza covid ci ha visto in questi anni ridimensionare e rivedere il nostro principio educativo basato sull’Open group, ovvero il lavoro aperto, dove unica costante è il cambiamento, avviando un processo continuativo di sviluppo e di evoluzione lasciando aperta l’uscita. L’intento è sempre quello di sostenere il senso di indipendenza, responsabilità personale dei bambini, offrire loro tutte le possibilità immaginabili di sentirsi a proprio agio negli spazi offerti e nella comunità, di rendersi utili nelle azioni del quotidiano (da non considerare mai banali), di essere intraprendenti attraverso la sollecitazione e lo stimolo di tutti i bambini. Accompagnare i bambini nella costruzione dei propri significati, nel radicamento delle proprie identità, nella costruzione delle prime relazioni d’amicizia.

Questi intenti portano i bambini e le famiglie stesse in un contesto di crescita nuovo o differente per chi ha fatto un precedente percorso educativo al nido. La scuola dell’infanzia vuole essere un momento evolutivo dettato da ritmi e abitudini in crescita, in cui i protagonisti sono i bambini stessi, anche nei loro semplici e alle volte scarsi racconti di una giornata conclusiva.

La scuola dell’infanzia Matilde Capello a fronte dell’emergenza covid ha visto modificare gli intenti educativi per assicurare le normi vigenti. Questo ha inevitabilmente limitato i momenti di incontro, scambio reciproco tra le sezioni ma ha ulteriormente ampliato i contesti all’interno delle stesse, cambiando gli allestimenti a seconda degli interessi dei bambini. L’anima della scuola è comunque unica e universale, promuovendo il lavoro aperto attraverso la contaminazione dei contenuti. Le esperienze che possono apparire apparentemente simili tra le sezioni sono il frutto di interessi che vengono condivisi attraverso foto, allestimenti, materiali che lasciano una traccia all’interno o all’eterno della scuola stessa. Le insegnanti ricercano con e attraverso i loro bambini una continua contaminazione, una sorta di “lavoro aperto condiviso” in cui, fondamentale è riprendere i contatti tra gli spazi della scuola, i bambini, la relazione scuola-famiglia. In particolare fornire ai bambini stessi strumenti che possano renderli protagonisti del loro fare.

Lo staff Il consiglio di scuola a.s. 2021-2022

Presidente: Don Carlo Bellini Presidente: Veronica Brausi

Direzione: Don Carlo Bellini Vicepresidente: Laura Palermo

Coordinamento FISM: Stefania Cucconi Membro di diritto: Don Carlo Bellini

Coordinatore di scuola: Francesca Santandrea Docenti eletti: Francesca Santandrea e Monica Landini

Insegnanti: Sara Guidetti, Monica Landini, Francesca Santandrea Genitori: Veronica Brausi e Laura Palermo

Educatrici: Valeria Corradini, Rossella Querciuola, Claudia Borsari Ausiliaria : Milena Verri

Personale Ausiliario: Milena Verri, Mirela Gjoni

Cura del giardino: Mohamed Tours GIUNTA ESECUTIVA

Segreteria: Giorgia Gianotti Don Carlo Bellini, Francesca Santandrea, Veronica Brausi

Ultimo aggiornamento: 4 novembre 2021.